UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
DIP. SCIENZE DELL'EDUCAZIONE

"G.M. BERTIN


CENTRO
«GINA FASOLI»
PER LA STORIA
DELLE CITTA


STUDI E RICERCHE PER LA PRESENTAZIONE DEL GECT
(GRUPPO EUROPEO DI COLLABORAZIONE TERRITORIALE) IN COLLABORAZIONE CON AICCRE (ASSOCIAZIONE ITALIANA DEL CONSIGLIO DEI COMUNI E DELLE REGIONI D'EUROPA)



PROGETTO IN FASE DI REALIZZAZIONE

Ricerche storiche: Rosa Smurra, Francesca Bocchi

Il "Centro Gina Fasoli" collabora con AICRRE (Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa) per la presentazione del GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) riguardante i territori europei che furono in relazione con Matilde di Canossa.

i territori dominati dalla famiglia dei Canossa nel secolo XI riguardarono un'area molto ampia che comprendeva vaste zone dell'Italia centro-settentrionale, delle attuali Francia e Belgio (Lotaringia) e della Germania. La comune appartenenza storica di questi territori è la base che permette di presentare agli organi dell'Unione Europea un GECT (provvisoriamente denominato "Le terre di Matilde di Canossa"),

I GECT sono stati istituiti dall’Unione Europea con regolamento n.1082/2006 e successivamente modificato con regolamento n. 1302/2013. Hanno lo scopo di agevolare e di promuovere la cooperazione territoriale transfrontaliera, transnazionale e interregionale tra i suoi membri, e la loro coesione economica e sociale. Il gruppo è composto da Stati membri, collettività regionali, collettività locali o organismi di diritto pubblico a titolo facoltativo. L'esistenza della legge della Regione Emilia-Romagna n. 44 del 15 dicembre 1989 (Promozione e valorizzazione delle zone Matildiche dell'Emilia-Romagna) -- che ha lo scopo di promuovere la valorizzazione delle località matildiche mediante la tutela, la conservazione, il recupero di beni monumentali e ambientali e attività di carattere culturale e di promozione turistica -- consente di porre una larga base amministrativa al progetto, che la ricerca storica amplierà alle altre regioni europee.

L'apporto del «Centro "Gina Fasoli" per la storia delle città» sarà particolarmente significativo quando, una volta approvato il GECT, si dovranno presentare progetti di ricerca finanziati dall'Unione Europea.





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