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SANT'AMBROGIO<br><br>Sant'Ambrogio,
alto funzionario dell'impero e poi vescovo di Milano e
metropolita della provincia ecclesiastica di cui faceva
parte l'Emilia, percorrendo la via
Emilia , sul finire del secolo
IV (circa nel 387), vide le antiche città create dai
Romani ridotte in maniera tale da essere definite dei
cadaveri di città semidistrutte (semirutarum urbium
cadavera).<br>In una sua lettera egli espresse sulla
condizione delle città emiliane un giudizio molto
pessimistico, ma purtroppo realistico, di quello che aveva
visto. Elencò le situazioni più gravi partendo dal
territorio bolognese: Claterna - oggi scomparsa, presso
Castel S. Pietro Terme - Bologna, Modena, Reggio, poi
Brescello (allora sede di diocesi) e Piacenza. Non mancò di
segnalare il degrado e l'abbandono
dell'Appennino.<br>Fu a Bologna in occasione del
ritrovamento delle reliquie dei santi Vitale
e Agricola , collocate poi nel complesso di S.
Stefano . Con ogni probabilità fu all'epoca di
sant'Ambrogio che furono collocate attorno ai resti della
città semidistrutta le Quattro
Croci .
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