ALMA MATER STUDIORUM
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

CENTRO
«GINA FASOLI»
PER LA STORIA
DELLE CITTA



L'immagine della città: le fonti iconografiche

L’immagine di Bologna, come quella delle altre città, è cambiata attraverso i tempi in relazione al rapporto stretto che c’è sempre stato fra storiografia, arte, cultura e mentalità nei confronti della situazione politica e sociale dell’ambiente in cui le città si sviluppano.

L'«immagine» però non è solo quella iconografica, essa può essere anche letteraria, mentale o fotografica. Inoltre è necessario sapere se l’osservatore che ha descritto o a iconograficamente rappresentato la città appartiene alla città descritta o se è uno straniero. Infatti all’immagine urbana e ai suoi diversi aspetti è stato affidato un messaggio di comunicazione che, durante i diversi periodi storici, è mutato. Di conseguenza è possibile recepire non solo il significato delle immagini in senso strettamente iconografico, ma anche e soprattutto quello derivato dalla letteratura, dalla mentalità, da quanto si voleva comunicare dall’interno della città verso l’esterno e da quello che da fuori si vedeva della città. Ognuno di questo modi di rappresentare e di vedere la città ha una sua storia di sviluppo attraverso i tempi, diversa da Paese a Paese e da città a città.

Infatti di volta in volta vennero valorizzate e messe in luce quelle parti o settori che si scelse di porre in primo piano, trascurandone altre che, in una diversa temperie culturale, sarebbero alla ribalta. Giosuè Carducci - insigne poeta e professore dell'Alma Mater - con ia sua poesia ha contribuito a creare un certo gusto per quanto ricordava il periodo medievale e anche Alfonso Rubbiani, contemporaneo di Carducci, fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento ha effettuato importanti restauri agli edifici del XIII e XIV secolo nel centro storico di Bologna, indigiando nel restauro - secondo la metodologia applicata in quegli anni - ad accentuare gli aspetti “medievalizzanti” degli edifici, contribuendo così a costruire nell’immaginario collettivo dei turisti italiani e stranieri e dell’opinione pubblica generale, l’immagine di Bologna come quella di una città medievale.

Dietro la poesia di Carducci e l’immagine di Bologna città medievale c’è una lunga storia. Infatti ad essa Bologna, come il resto dell'Italia, è approdata dopo una stagione culturale e politica di cui fu permeato tutto il Risorgimento italiano, che ha interpretato l’età medievale come quella in cui le città italiane erano riuscite a battere l’impero tedesco di Federico I Barbarossa e ottenere la propria autonomia, chiaro riferimento all’idea di riscatto patriottico, alle tensioni politiche e alle guerre d’indipendenza degli stati italiani contro l’impero austro-ungarico. Questo clima culturale non è tramontato con il conseguimento dell’indipendenza e con l’Unità d’Italia, ma ha continuato a permeare per lungo tempo la cultura italiana, di cui furono imbevuti non solo il poeta Giosuè Carducci, ma anche gli architetti che, fra Otto e Novecento, hanno eseguito i restauri dei principali monumenti dei centri storici.

Il tema dell'immagine urbana è quindi molto complesso. Sembra opportuno cominciare ad affrontarlo partendo dalle immagini iconografiche, di cui è necessario conoscere l'autore e il committente per verificare quale messaggio intendessero inviare. (Francesca Bocchi)

Bologna, gennaio 2008




Città e campagna - Codice contenente i nomi e gli stemmi dei signori che governarono la città dal 1583 al 1618
(Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, Bologna).

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