ALMA MATER STUDIORUM
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

CENTRO
«GINA FASOLI»
PER LA STORIA
DELLE CITTA

Trecento
I Bentivoglio
Bologna della Chiesa
Risorgimento
Ottocento
Novecento
Strutture urbane ed edilizia principale


Basilica di S. Luca sul colle della Guardia (foto Enrico Pasquali).


IL PORTICO E IL SANTUARIO DELLA MADONNA DI S. LUCA

Nel 1674 iniziò la costruzione del lungo portico, voluto da un comitato di devoti, per assicurare un percorso coperto, continuo, dalla città al santuario dell'immagine della Madonna di S. Luca che dal XII secolo era venerata sul colle della Guardia. Grazie alle numerose offerte, nel 1675 erano già terminati gli archi di pianura e otto sulla collina. Poi i lavori rallentarono: all'inizio del Settecento risultavano costruiti solo il "I Mistero" ed undici arcate vicine, e, al termine, quarantanove arcate.
Gli archi di collina differiscono dagli archi di pianura, oltre che per il profilo inclinato, per l'assenza dei pilastri binati: qui il sostegno delle arcate è affidato ad un muro pieno, alleggerito da una specchiatura.
Nel 1706 i lavori ripresero: tra i capomastri, figura Carlo Francesco Dotti. Nel 1715 l'opera poté dirsi completata, ma mancavano la continuità tra i due tratti e, in alto, le ultime arcate. Nel 1719 si iniziò anche l'Arco del Meloncello, su disegno di Dotti, quale raccordo tra i due portici al disopra della strada. I lavori durarono sino al 1731: l'Arco risultò un edificio unico nel suo genere, sinuoso in pianta, maestoso nelle proporzioni, vero compendio della maestria barocca bolognese. Nel 1723 Dotti intraprese il rifacimento del Santuario: la nuova costruzione letteralmente inglobò il vecchio santuario per consentire la continuità del culto. Il figlio Giangiacomo portò a termine, nel 1770, il fronte porticato della chiesa.


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