MALCANTONE
CANALE DELLE MOLINE e APOSA
Lungo l'attuale viale Angelo Masini, nell'area compresa fra l'Autostazione e la chiesa di S. Maria del Soccorso (Madonna del Borgo) sfociavano da sotto alle mura e al fossato, dopo aver attraversato la città, il Canale delle Moline (denominazione del Canale di Reno nella parte in cui c'erano i mulini) e l'Aposa. Fra questi due punti, proprio sulla cortina, Antonio Conti ha disegnato le rovine di Malcantone, invase dalla vegetazione. Al terrapieno sotto al Malcantone giungeva la "strada delle Agocchie" (pali di rinforzo alle sponde del Canale), ora denominata via Capo di Lucca.
Il perito ha dedicato molta cura nel rilevare i due ponticelli che consentivano alla strada che correva all'interno delle mura di attraversare i due corsi d'acqua.
Addossati alla cortina sono stati disegnati gli impianti che consentivano di regolare le acque che, al di là del muro, incrociavano il fossato. Un piccolo impianto del tutto simile regolava una "chiavica coperta" che passava sotto al terrapieno nel "canone, e sito dove si tira al bersaglio".
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