La città protagonista

Città del Vaticano, Palazzi Vaticani, Appartamenti privati del Papa, Sala Bologna, Pianta prospettica della città, 1575

	COLLEGIO DI SPAGNA, via Collegio di Spagna Il monumentale complesso fu fondato nel settembre dell'anno 1364 dal legato pontificio cardinale Egidio Albornoz, arcivescovo di Toledo, per ospitare giovani spagnoli, studenti dell'Università di Bologna, destinati alla carriera diplomatica e agli incarichi pubblici, come è tuttora. La costruzione ebbe inizio l'anno seguente su progetto dell'architetto Matteo Gattaponi da Gubbio e sotto la direzione di Puccio da Norsa ed Andrea da Montechiaro. Racchiusa all'interno di mura merlate, che includono anche un ampio giardino porticato, la costruzione è caratteristica per le sue forme architettoniche, che stanno a metà tra lo stile gotico e rinascimentale. Altre sovrastrutture aggiunte in secoli diversi sono state eliminate in occasione dei restauri eseguiti nel 1911 da Alfonso Rubbiani, che hanno restituito al complesso l'aspetto originario. Il Collegio è ricco di opere d'arte, ad iniziare dal portale, che prospetta sull'omonima via, ornato con decorazioni attribuite al Formigine (1525), ed al loggiato superiore del cortile interno, che conserva affreschi di Biagio Pupini dalle Lame (1524). La chiesa, dedicata a S. Clemente, è ornata sull'altar maggiore da un prezioso polittico di Marco Zoppo, mentre lungo le pareti restano frammenti di affreschi attribuiti ad Andrea de' Bartoli (1386) ed alla scuola di Vitale da Bologna. Nel salone di rappresentanza si ricorda infine un'immagine della Madonna col Bambino dipinta da Lippo di Dalmasio, che originariamente ornava un muro esterno. Famosi sono anche la Biblioteca, ricca di rare edizioni e di codici antichi, che riportano, ad esempio, opere di Cicerone e di Lucano, e l'Archivio, che conserva tutta la più importante documentazione sulla vita del Collegio, ad iniziare dalla fondazione. (P. P.) Back
Collegio di Spagna. Vista zenitale (Microsoft Virtual Earth)	Collegio di Spagna. Ripresa da sud-ovest con angolazione di 45° (Microsoft Virtual Earth)