ALMA MATER STUDIORUM
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

CENTRO
«GINA FASOLI»
PER LA STORIA
DELLE CITTA



La città protagonista

Città del Vaticano, Palazzi Vaticani, Appartamenti privati del Papa, Sala Bologna, Pianta prospettica della città, 1575



PALAZZO DEL COMUNE, PALAZZO D'ACCURSIO, piazza Maggiore

Il Palazzo comunale è il risultato di numerose trasformazioni, di accrescimenti e di modifiche delle costruzioni sorte attorno ad un primo nucleo costituito da una casa-torre e case adiacenti che il Comune comprò nel 1287 da Francesco, figlio del celebre Accursio, e da un altro comproprietario.
Il Comune, arrivato a disporre in breve tempo di tutte le case dell'isolato, dopo averle abbattute, eccetto la casa-torre di Accursio, costruì un edificio con un vasto ambiente voltato e con un portico verso piazza. Sulla facciata, nel 1300, fu posta la statua in rame di papa Bonifacio VIII, sbalzata da Manno Orefice. Dal 1336 il palazzo divenne la residenza degli Anziani Consoli che fino a quel momento avevano avuto sede presso i palazzi Re Enzo e Podestà. Anni dopo, nel 1350, sotto il dominio dei Visconti, vi si insediarono il Capitano e il Vicario: a ricordo di quel periodo rimane, tra le varie finestre del fronte meridionale, una elaborata bifora in cotto. Ulteriori acquisizioni di case permisero estesi ampliamenti. Venne edificata nel 1352 all'estremo spigolo a nord-ovest una torre, chiamata il Torrone, e nel 1359 fu acquistata la Torre dei Lapi, sorta sul fianco dell'antica Porta nuova. Il Cardinale Legato Androino de Grimoard, nel 1365, per trasformare la residenza in una fortezza fece costruire una cinta merlata con un camminamento a sbalzo, intervallata da torrioni, collegando così organicamente la Torre dei Lapi e il Torrone a sud e a ovest. Venne anche tamponato il portico su piazza e scavato un fossato lungo l'intero perimetro. L'unico accesso era una porta sulla piazza, protetta da un ponte levatoio.
Un incendio nel 1425 distrusse i fabbricati su piazza, a destra della porta. Fioravante Fioravanti iniziò a formare la corte principale edificando ex novo i corpi porticati sui lati ovest e nord. Nel 1444 sulla torre di Accursio, rialzata, fu collocato un orologio con campane, arricchito in seguito da un carosello di statue lignee che usciva da portelli al battere delle ore. Alla fine del Quattrocento sulla facciata di piazza venne posto il bassorilievo della Vergine col Bambino di Niccolò dell'Arca, in sostituzione di una immagine dipinta anni prima per commemorare la vittoria sugli armati dei Visconti guidati da Luigi Dal Verme.
Importanti trasformazioni coincisero con il ritorno di Bologna sotto il governo della Chiesa. Il 2 agosto 1508 venne iniziata la costruzione del Torrione nello spigolo nord-est, all'attacco della nuova via che ristabilì la continuità dell'antica direttrice del decumano. Venne costruito anche il corpo sul lato ovest della corte principale, ripetendo il disegno di Fioravanti, per ospitare l'ampio scalone a cordonata attribuito a Bramante. Lo scalone collegò due saloni posti al disopra dell'antico ambiente voltato: al primo piano la sala detta d'Ercole per la statua modellata nel 1518 da Alfonso Lombardi, e, al secondo piano, la sala detta Farnese. Nel 1530 le cerimonie che precedettero l'incoronazione di Carlo V nella Basilica di San Petronio si svolsero nella sala Farnese e nella vicina Cappella. Altri lavori interessarono il palazzo: nel 1547 Vignola costruì un portale, sormontato dallo stemma di Bologna retto da una coppia di leoni rampanti, quale ingresso al Tribunale dei Massari delle Arti e dei Tribuni della Plebe. Galeazzo Alessi disegnò il portale su piazza, così come il finestrone a piano terra, ornato da due aquile in marmo rosso di Verona. Alessi provvide anche alla trasformazione della Cappella Farnese e al suo accesso monumentale con colonne e pilastri in macigno. A completamento dell'opera Prospero Fontana eseguì nel 1562 un importante ciclo di affreschi, pesantemente danneggiati per l'uso ad archivio del vasto ambiente imposto dal Governo Napoleonico a partire dagli anni 1811-1812.
Sempre nel Cinquecento fu compiuto l'innalzamento dell'ala del palazzo verso il torrione d'angolo nord-est, per ricavare gli appartamenti invernali del Legato. Al piano terra erano quelli estivi per i quali Alessi fece il portale, l'attuale accesso della Residenza del Sindaco. Nel 1568 Ulisse Aldrovandi nel cortile al lato nord creò il Giardino dei Semplici per coltivare le erbe aromatiche e medicinali e, per disporre dell'acqua necessaria, fu costruita una cisterna sormontata da un'elaborata edicola, opera di Francesco Morandi. Tre anni prima il Vicelegato Donato Cesi aveva fatto costruire da Tomaso Laureti la fontana del Nettuno, al centro della piazza ottenuta dall'abbattimento di alcuni isolati, e la "fontana vecchia", sul muro nord del palazzo.
Oltre alla residenza del Legato e all'appartamento del Gonfaloniere nel palazzo trovavano posto gli uffici e gli archivi delle "Assunterie" preposte all'amministrazione della città e varie magistrature. Nella parte nord ovest vi erano il Tribunale del Torrone e le prigioni che prendevano nome dalla antica torre.
Modificando il portale su piazza, Domenico Tibaldi eresse nel 1588 una tribuna per accogliere la statua in bronzo di papa Gregorio XIII. Le colonne binate, poste a formare una nicchia, sostenevano un timpano spezzato con due volute affrontate (sostituite, nel secolo XIX, da un pesante timpano curvilineo). Intorno al 1630 il Cardinale Legato Bernardino Spada promosse altri lavori di miglioria: tra questi va ricordata la Sala Urbana, al piano secondo, dedicata al papa Urbano VIII. Sulle pareti, su fasce sovrapposte, sono dipinti i 188 stemmi dei legati pontifici succedutisi nel governo della città a partire dal 1327 (rossi per i Cardinali, verdi per i Vescovi, paonazzi per i Prelati e neri per i Dottori), sormontati dalle insegne dei Pontefici che furono Legati in Bologna. Sono raffigurate anche le due opere pubbliche volute dal Legato Spada: il completamento della via Urbana, e il Forte Urbano a Castelfranco. (C. D. A.)

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Palazzo Comunale (Palazzo d'Accursio). Vista zenitale (Microsoft Virtual Earth) Palazzo Comunale (Palazzo d'Accursio). Ripresa da est con angolazione di 45° (Microsoft Virtual Earth)

L'immagine è stata concessa ad esclusivo scopo di studio al Dipartimento di Discipline Storiche dell'Università di Bologna dai Musei Vaticani che ne detengono il copyright. Non ne è consentita la riproduzione né totale né parziale.

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