PALAZZO GHISILIERI, HOTEL BRUN, via Ugo Bassi 14/A
Quasi interamente distrutto da un bombardamento nel 1943. Antica famiglia bolognese con diramazioni in varie città italiane, i Ghisilieri si distinsero nella vita pubblica cittadina fin dal XIII secolo, aderendo alla fazione guelfa e in seguito al partito antibentivolesco. Ricoprirono inoltre le principali cariche civiche, compreso il senatorato, che ottennero dal 1506 al 1541 e dal 1550 al 1797. Divisi in vari rami con palazzi in diverse parti della città, i Ghisilieri del ramo senatorio svolsero inizialmente l'attività bancaria e fissarono la loro prima residenza nell'edificio fatto costruire da Francesco ove anticamente sorgevano le case dei Romanzi e dei Canetoli. La fabbrica, che ebbe inizio prima del 1491 (anno indicato dalle guide) - o forse nel 1490 come recita l'iscrizione nel fregio del basamento su via Testoni - venne proseguita fra il 1509 e il 1512 dal senatore Virgilio. Completato nel 1531 per iniziativa del senatore Bonaparte che lo prolungò verso S. Francesco, l'edificio, interessante testimonianza dell'architettura bentivolesca, secondo i canoni stilistici del primo Rinascimento bolognese presentava una facciata sagramata ricca di ornati in cotto intorno alle pseudobifore e ai cornicioni. Fu venduto nel 1551 dai Ghisilieri (che si trasferirono definitivamente nel palazzo di via Montegrappa che acquistarono dai Caccialupi) ai Malvasia, nobile famiglia che, inizialmente chiamata Dalla Serra ed arricchitasi con il commercio dell'uva malvasia da cui mutuò il nuovo nome, sedette in senato dal 1554 al 1697 e dal 1756 fino alla fine del XVIII secolo. Il palazzo, rimaneggiato nel 1771 e restaurato nel 1911 quando fu adibito ad albergo ad opera della svizzero Brun, fu però distrutto dal bombardamento del 24 luglio 1943, che fortunatamente risparmiò lo spigolo nord-orientale e il cortile interno con loggiati del primo '500, restaurato nel dopoguerra ed inglobato in un edificio di nuova costruzione. (D. R.)
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