S. MARIA MADDALENA, via Zamboni 49
Antica chiesa già nota nel secolo XIII. Si ha notizia di lavori di trasformazione della chiesa nel 1584 che terminarono con l'aggiunta sul fronte di un portico coperto con volte in muratura, opera dell'architetto Giovanni Piccinini. Successivamente nel 1758, grazie ad una cospicua serie di elargizioni del Papa Benedetto XIV, del senatore Paolo Magnani e della marchesa Elisabetta Bentivoglio Paleotti Coltelli, si intraprese una generale riedificazione della chiesa. Iniziata l'opera da parte dell'architetto Alfonso Torreggiani, fu continuata dall'architetto Raimondo Compagnini. Questi aggiunse al portico antistante la chiesa un elaborato fastigio per nascondere in parte l'alta cantoria posta sul fronte, a sporgere. Altri lavori furono eseguiti nel 1815, affidati ad Antonio Serra. Trascorsi vent'anni anche l'esterno venne rimaneggiato dall'architetto Vincenzo Vannini che intervenne sul portico, rimuovendo il fastigio, e sull'interno completando l'opera di adeguamento al gusto neoclassico. I bassorilievi in terracotta che ornano due riquadrature del portico, opera di Ettore Sabbioni , raffiguranti la conversione di Maria Maddalena e l'apparizione di Cristo, vennero posti in occasione della Decennale Eucaristica del 1895. Notevole all'interno il gruppo in cotto del Cristo morto e delle Marie piangenti di Giuseppe Mazza. (C. D. A.)
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