ALMA MATER STUDIORUM
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

CENTRO
«GINA FASOLI»
PER LA STORIA
DELLE CITTA

I Bentivoglio
Bologna della Chiesa
Risorgimento
Ottocento
Novecento
Strutture urbane ed dilizia principale


Piazza Maggiore, Basilica di S. Petronio.

S. Petronio, Cappella dei Notai


BASILICA DI SAN PETRONIO

Nel XIV secolo il Comune bolognese decise la costruzione di un tempio grandioso in onore del patrono san Petronio (vescovo di Bologma nel V secolo), al quale la tradizione medievale attribuisce la ricostruzione della città e la fondazione dello Studio. Per ricavare lo spazio necessario alla basilica furono demolite abitazioni, torri e chiese dell'area circostante.
Su progetto del celebre architetto Antonio di Vincenzo, i lavori iniziarono dalla facciata nel 1390, proseguirono secondo il progetto originario anche dopo la morte dell'architetto (1402), e si arrestarono nel 1479 all'altezza del presbiterio. Gli ampi finestroni a traforo sui fianchi esterni bene evidenziano l'articolazione originaria e la genialità del costruttore.
La parte terminale e le volte ogivali della navata centrale, apparentemente gotiche, furono invece ultimate tra il 1653 ed il 1663, anche se l'armonia spaziale dell'insieme è tale che non lascia intuire il lungo protrarsi del cantiere.
Il rivestimento marmoreo di facciata, ideato da Giovanni da Varignana ed iniziato nel 1518, non fu mai ultimato, nonostante successivi progetti.
Tra le molte opere d'arte che ornano la basilica, celebri sono le sculture del portale maggiore, opera di Jacopo della Quercia (prima metà XV secolo), e la bellissima decorazione, coeva alle prime fasi edilizie, della cappella dei Magi, già Bolognini (la quarta a sinistra entrando), con opere di Antonio di Vincenzo, Jacopo di Paolo e Giovanni da Modena.
Dal 1798 la basilica ospita quattro Croci scolpite, che segnavano in passato punti emergenti dell'antica Bologna e attribuinili a sant'Ambrogio di Milano (IV secolo).


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