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ALMA MATER STUDIORUM
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

CENTRO
«GINA FASOLI»
PER LA STORIA
DELLE CITTA

RICOSTRUZIONI VIRTUALI NEL WEB

a cura del Dottorato di Ricerca in Storia e Informatica

Corinth Computer Project

a cura di Laura Berti Ceroni, recensito il 18 settembre 2002

Promotori del progetto:
La “Mediterranean Section” del Museo di Archeologia e Antropologia dell’University of Pennsylvania si occupa dal 1988 della realizzazione con strumenti informatici di un’indagine topografica e architettonica della colonia romana di Corinto. Questo è il Corinth Computer Project.
Il progetto è promosso dall’American School of Classical Studies di Atene, dal Museo di Archeologia e Antropologia dell’University of Pennsylvania, dall’University of Pennsylvania. Lo studio è finanziato da sponsor commerciali, in particolare da case produttrici di software (Autodesk, Bentley, Clark Labs, Erdas, Esri) e hardware (Dell, Gateway, Ibm, Sokkia, Tektronix), oltre che dalla Space Imaging, dalla Spot Image e dalla Foundation 1984.

Soggetto della ricostruzione virtuale e periodo storico considerato
Il progetto è rivolto all’analisi della città di Corinto, già centro strategico di età greca, distrutta dai Romani nel 146 a.C. e rifondata da Giulio Cesare come colonia. È quest’ultima principalmente la fase indagata dal progetto: la nuova fondazione, nella quale i Romani riutilizzarono molti degli edifici di età greca, ma variarono l’impianto complessivo della città e realizzarono la centuriazione del territorio circostante.
Obiettivi iniziali nel 1988 erano lo studio del processo di pianificazione della città romana partendo dall’analisi della posizione e dell’orientamento delle nuove direttici stradali (in particolare cardo e decumanus maximi). Il procedere della ricerca e l’affinamento delle tecnologie utilizzate ha permesso poi realizzare considerazioni topografiche ed architettoniche più complesse.
Si è così deciso di creare una mappatura delle varie strutture della colonia, e di parte del suo suburbio, e di ampliare il range cronologico della ricerca. Su una cartografia informatizzata sono stati ubicati e rappresentati i maggiori edifici pubblici, civili e religiosi del centro, diversificandone le tipologie per mezzo di colorazioni differenti. Sono stati studiati e analizzati in dettaglio le basiliche, il palazzo di sud-est, il tempio di Apollo, i templi C ed E, il tempio del foro ovest, il mercato nord, il mercato romano, la stoà meridionale, i magazzini centrali, la stoà nord-occidentale, il teatro, l’odeon, le fontane e gli archi monumentali. Per ciascuno di questi edifici sarà possibile passare dalla mappa complessiva ad una scheda dedicata, con dettagli sulle strutture interne, sullo stato attuale, fotografie ed informazioni bibliografiche.

Fonti storiche impiegate per la ricostruzione
Per la ricostruzione sono stati innanzitutto informatizzati gli scavi realizzati per più di un secolo dalla Corinth Excavations, i cui dati sono pubblicati dall’American School of Classical Studies at Athens, raggiungibile anche dal sito attraverso un link. Le ricostruzioni si sono inoltre basate sulla bibliografia esistente, su mappe antiche e quadri, su foto aeree e satellitari.
Una pagina del sito è destinata alla raccolta di tutta la bibliografia pubblicata relativamente al progetto Corinth Computer Project, con link ai testi che siano disponibili in rete. Questo permette di comprendere la risonanza che il lavoro ha avuto nella comunità scientifica e di approfondirne alcuni aspetti.

Navigazione
La navigazione per ora è possibile, con filmati di Quick Time, solo per una struttura. Sono in corso di realizzazione tutte le altre, sia per quanto riguarda le singole strutture, che per il territorio nella sua interezza. È possibile visualizzare la mappa e passare alle schede di alcune delle strutture.
Purtroppo l’aggiornamento del sito non è costante (l’ultimo è databile al settembre 2004) e quindi non è possibile rendersi conto dell’effettivo avanzamento dei lavori.

Tecnologia adottata
La mappa di base è stata realizzata digitalizzando in Autocad foto aeree e satellitari; queste mappe ed i dati archeologici e bibliografici vengono immessi in un GIS ed in un programma di 3D modelling, forniti dagli sponsor del progetto. Tutti i materiali così prodotti saranno pubblicati mezzo stampa e visualizzabili in Internet.







Pianta interattiva di Corinto in età romana


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